Cultura, Enzo Barnabà, Il Sentiero della Speranza

I Lettori commentano

Ringrazio Chiara, Sorina, Matteo, e tutti i lettori che hanno apprezzato il libro


Scrive da Firenze Chiara Sardelli

“Lettura in corso del libro “Il Sentiero della Speranza. Storia ed attualità della frontiera tra Italia e Francia” di Enzo Barnabà. Una mirabile ricostruzione storica degli eventi attorno al confine italo francese tra Ventimiglia e Mentone con un occhio attento al paese di Grimaldi. Per ora non riesco a staccarmi dalla pagina.”
Qualche giorno dopo Chiara aggiunge:
“Enzo Barnabà ci regala un altro capolavoro. Bisognerebbe adottarlo sui banchi di scuola… Ma chissà quando mai potrà succedere, certo non a questi chiari di luna.”

(Giugno. 2024)


Scrive da Verona Nagy Sorina

“Quello che mi ha incuriosita e determinata a prendere il “Sentiero della Speranza”, nonché a leggerlo con una voracità, un’avidità che ha sorpreso perfino me, è stato l’ attimo in cui, scorrendo Facebook, ho letto la frase: “Questo libro dovrebbe essere letto nelle scuole”. Da qua è partito l’input.
Il libro ha avuto su di me un impatto emotivo assai forte, è stato come percorre una storia che non è mai finita, da anni lontani fino ai giorni attuali. Un susseguirsi di storie, poiché ogni protagonista ha la sua storia, la propria identità, la propria dignità. Anime, esseri umani che cercano una vita migliore, un mondo migliore, che cercano, si potrebbe dire, una specie di paradiso sulla terra e cioè accoglienza, comprensione, braccia aperte, umanità. Purtroppo, però, ahimè trovano invece molta inumanità, spesso morte, odio, rigetto. Vengono scartati come se fossero un niente. È triste, è vergognoso… è, appunto, inumano.
E sì, ribadisco a mia volta che si tratta di un libro che dovrebbe essere letto nelle scuole; e non solo, si dovrebbe prendere consapevolezza che costruire muri, e aggiungere dei fili spinati e girarsi dall’altra parte non è la giusta soluzione. Stiamo, però, diventando così inumani che ormai tutto ciò ci sembra normalità. Grazie è stato un bel risveglio una doccia fredda necessaria!”

(Luglio, 2024)


Mi scrive lo scrittore Matteo Collura

Il Sentiero è un tuo magnifico cavallo di battaglia. Un gran bel lavoro, frutto della tua generosità e capacità narrativa.

(Luglio 2024)


Scrive da Mentone Maria Berci.

“Ho finito ora di leggere il Sentiero della Speranza. Non sono riuscita a staccare gli occhi dalle parole che scorrevano sotto il mio sguardo. Come sempre fortissima emozione. GRAZIE!”

(Agosto 2024)


Scrive da Torino Anna Rossini

Ho letto “Il Sentiero della Speranza”, ho imparato tantissimo, è il libro che tutti dovrebbero leggere! Scritto in modo scorrevole, evidenzia imparzialmente i problemi degli immigrati di ieri e di oggi. Talvolta con tristezza e talvolta con spunti spiritosi. Non posso che complimentarmi con l’autore Enzo Barnabà!

(Agosto 2024)


Scrive da Grimaldi di Ventimiglia Marina Agazzi.

Attraverso una scrittura colta e raffinata, Enzo Barnabà ci guida alla scoperta di Grimaldi, paese a confine tra l’Italia e la Francia. Storia, aneddoti e curiosità scorrono tra le pagine, sotto lo sguardo curioso e ben documentato dello scrittore. Certamente interesserà a chi abita a Grimaldi e dintorni, ma anche a chiunque voglia comprendere meglio l’idea di confine e i fenomeni migratori passati e attuali. Un libro, soprattutto, che dona voce a chi non l’ha mai avuta e che ci ricorda che dietro alla parola “migranti” ci sono delle persone, ognuna con la sua storia, la sua umanità, il suo volto.
E questo vale per le migrazione del passato, così come quelle del presente e del futuro che ci attende.

(Agosto 2024).


Mi scrive da Torino l’avv. Carlo Rossa

Ho iniziato a leggere ‘Il sentiero della speranza’. Come già in altri tuoi libri, qui persino di più, i periodi scorrono come l’acqua. Scorre piacevole il tuo dire, e bisogna che io mi fermi a ripetere una frase, a riprendere una informazione, a seguire la storia (le storie) che tu narri. Quel che colpisce dei tuoi libri, è che scrivi di persone e di storie che hai ricostruito e documentato per davvero.

(Agosto 2024)


Mi scrive lo scrittore Lorenzo Beccati

Ho letto in una notte il tuo libro sul confine…

(Settembre 2024)


Scrive da Genova Agostino Pendola

Il confine di Ventimiglia è tale da secoli, prima limite occidentale della Repubblica di Genova poi, salvo i pochi decenni napoleonici e savoiardi, confine occidentale dell’Italia. Il suo destino è sempre stato di essere attraversato dai viandanti. In questi ultimi anni ai viaggiatori abituali si sono aggiunte migliaia di persone arrivate in Europa per sfuggire a guerre e miserie. Ma per loro il confine è chiuso. Barnabà, che sul confine abita, anzi là dove pare già Francia, ne racconta la storia, ma soprattutto le storie di chi arriva fin qua per continuare il viaggio altrove. Un libro preciso e avvincente, non un trattato di storia, ma un insieme di storie, di chi arriva, di chi non vuole che diventi una nuova cortina invalicabile.

(Settembre 2024)



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