Chiesa Parrocchiale di S. Giuseppe

Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe

Valguarnera Caropepe (EN)

Indice

Storia e Fondazione

Lapide in ricordo del Commendatore Agostino Serra - donazione terreno per edificare la Chiesa San Giuseppe - Valguarnera Caropepe (EN)

Il terreno su cui sorge la chiesa fu donato dal Comm. Agostino Serra e la prima pietra per la costruzione fu benedetta nel 1911 dal vescovo Mons. Sturzo.

Il denaro per la realizzazione dell’opera fu ricavato dalla vendita della casa di Fra Croce Calabrese, gran benefattore valguarnerese. La prima sezione della chiesa venne benedetta dal parroco G. Magno nel 1921. Nel 1922 si costituiva la confraternita di S. Giuseppe. All’interno della chiesa si può ammirare la stupenda statua in bronzo del Santo, realizzata dollo scultore napoletano Pellegrino Giuseppe, dono di D. Peppino Raimondi. La Chiesa è a tre navate ed è arricchita da altari laterali e quadri raffiguranti Santi. Essa venne elevata a Parrocchia nel 1928 ed il primo parroco fu il Sac. Umberto Longo. Il 18 dicembre nel 1954, Mons. Cartarella, vescovo della diocesi di P.zza Armerina la consacrava. Con le offerte dei devoti, la chiesa è stata completata nelle sue belle linee gotiche e con la sua maestosità domina la Via Garibaldi.

Tipologia

chiesa

Qualificazione

parrocchiale

Denominazione principale

Chiesa di San Giuseppe

Per assicurare la cura pastorale nei quartieri di espansione residenziale della città di Valguarnera Caropepe si rese necessaria l’istituzione della Parrocchia e della costruzione della chiesa dedicata a San Giuseppe. La chiesa si trova in fondo a un asse viario d è preceduta da una solenne scalinata con protiro. L’edificio, insieme ai locali annessi per il servizio ministeriale e alcuni spazi aperti destinati a oratorio, occupa un intero isolato. Sebbene la facciata non è stata completata nel suo rivestimento esterno, la chiesa è completa in tutte le sue parti. Ha un impianto longitudinale a tre navate con transetto.

Impianto planimetrico

Impianto planimetrico longitudinale a tre navate, terminate da presbiterio quadrangolare, e con transetto non sporgente dai muri perimetrali. Sul braccio destro del transetto, nella parete accanto al presbiterio, si trova una porta che consente l’accesso alla sacrestia e ai locali annessi per il servizio ministeriale.su entrambe le navate laterali si aprono ingressi secondari.

Prospetto principale

Il prospetto principale si affaccia scenograficamente su uno slargo, posto in fondo a un asse viario, e si erge sopra un’ampia scalinata. Il sagrato è caratterizzato da un protiro con tre archi sesto acuto e da due ante ai lati che prolungano i muri perimetrali della chiesa. Sopra il protiro si trova una nicchia incorniciata da mattoni in laterizio. Il paramento murario è privo di intonaco e mostra la struttura realizzata con conci di pietra grossolanamente squadrati e disposti a orditura regolare.

Interni

Cinque archi a sesto acuto, impostati su pilasti polistili, separano la navata centrale da quelle laterali. ai muri perimetrali di queste sono addossati altari secondari, tranne nella terza campata dove si aprono, su entrambi i fianchi, gli ingressi secondari. Il presbiterio è sopraelevato con più alzate. Le pareti sono intonacate e tinteggiate, a eccezione delle ghiere degli archi, le quali sono realizzate con mattoni di laterizio lasciati a vista. l’aula riceve luce naturale dalle finestre a sesto acuto, aperte in alto, oltre gli archi a sesto acuto, nei muri laterali della navata centrale.

Coperture

Le navate sono coperte da volte a crociera, realizzate con mattoni di laterizio lasciati a vista. Intonacate sono, invece, le volte a botte, che ricoprono i bracci del transetto e del presbiterio. Il tetto della navata centrale è a due falde e quelli delle navate laterali con tetto a spiovente; tutti sono ricoperti da tegole del tipo “coppo siciliano”.

Pavimentazione

La chiesa è interamente pavimentata con lastre quadrate di marmo bianco e di marmo grigio, disposti a scacchiera, con fasce in marmo rosso di Verona in prossimità del transetto. Gli scalini del bema sono rivestiti da lastre di marmo bianco.

Prospetti secondari

Il prospetto sul retro è occultato dai volumi del corpo di fabbrica dei locali annessi, destinati al servizio ministeriale. I due prospetti laterali presentano le medesime caratteristiche: contrafforti sporgenti scandiscono i due fianchi e separano le teorie delle finestre a sesto acuto, le quali sono circondate da cornici in mattoni di laterizio. Il paramento murario è realizzato in conci di pietra grossolanamente squadrati e disposti con orditura regolare.

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